Secondo l’osservatorio MECSPE (il più grande appuntamento dedicato alle innovazioni per le attività produttive manifatturiere) l’industria italiana meccanica si aspetta forti miglioramenti nel prossimo futuro, una riduzione dei costi pari al 15% e un aumento dei ricavi pari alla stessa percentuale. Questi miglioramenti deriverebbero dal processo di digitalizzazione che sta per avviarsi grazie all’avvento dell’industria 4.0. Le imprese manifatturiere, per stare al passo con i cambiamenti e diventare sempre più smart, stanno investendo parte dei loro fatturati: i dati del MECSPE indicano che quattro imprese su dieci investono a tale scopo oltre il 10% del loro fatturato. La spinta verso l’innovazione per ottenere delle lavorazioni meccaniche di precisione deriva anche alle recenti politiche governative che hanno predisposto degli incentivi fiscali.
Nel futuro, si prevede che le macchine utensili avranno la necessità di una flessibilità sempre maggiore, di elevati standard tecnologici e di una forte personalizzazione dei prodotti: per rispondere a questa richiesta è stato introdotto il concetto di quarta rivoluzione industriale o industria 4.0, ovvero, l’introduzione della completa digitalizzazione del processo produttivo. Per far sì che questo avvenga, è necessario non solo impiegare denaro per ottenere delle macchine connesse, ma investire anche su professionisti e lavoratori al fine che anche questi siano “connessi”, che siano in grado di muoversi con facilità all’interno dei nuovi sistemi digitalizzati. Molti investimenti governativi nel futuro spingeranno verso questa direzione.
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